Attualità

La follia studiata a scuola

Un percorso interdisciplinare degli allievi del Liceo Artistico e delle Scienze Umane del Carducci di Volterra per conoscere il problema della sofferenza mentale

Un percorso interdisciplinare per affrontare, assieme agli alunni delle prime del Liceo Artistico e della della quinta del Liceo delle Scienze Umane dell’Istituto Carducci di Voltrerra, il problema della sofferenza mentale e dei disagi legati ai temi dell’esclusione e del relativo trattamento. Storia recente di Volterra nel campo della salute mentale (follia? Psichiatria, manicomio?) e oltre (e altro?) è, infatti, il progetto che permetterà agli studenti di conoscere la storia, le funzioni, l’organizzazione delle varie strutture di internamento che hanno caratterizzato Volterra e la sua economia a partire dal 1888 fino agli anni ’90. L’iniziativa, per sensibilizzare alle tematiche relative alle forme di esclusione e far superare lo stigma e il pregiudizio, permetterà di scoprire il valore taumaturgico e terapeutico dell’arte in persone fragili e disagiate e stimolerà gli allievi alla produzione di approfondimenti scritti, rappresentazioni artistiche pittoriche e plastiche, sui temi dell’emarginazione e sul rapporto fra assistenza/ricovero ed economia locale.

Al progetto collaborerà Angelo Lippi, docente universitario nelle facoltà di Pisa e di Siena, ex Responsabile del Servizio Sociale Asl zona Alta Val di Cecina e socio fondatore dell’Associazione Onlus Inclusione Graffio e Parola – Volterra.

Lezioni frontali, proiezioni di video e documentari, utilizzo di bibliografia in materia, lavori di gruppo e laboratori letterari e artistici, saranno gli strumenti/metodi didattici utilizzati. Una visita guidata alla “Biblioteca - Centro di Documentazione Lombroso”, nell’area ospedaliera di Volterra, inoltre, consentirà di conoscere direttamente la vita nell’ex ospedale psichiatrico, nell’esposizione di attrezzature, abbigliamento, attività espressive svolte e parti di graffito distaccate.

La vita nel manicomio, i graffitti di NOF 4, l'inquadramento legislativo, la corrispondenza negata, l'ergoterapia, le patologie e le terapie, le immagini, gli odori e i racconti di esperienze vissute direttamente, potranno fornire suggestioni, stimolare riflessioni e donare dignità a vite “perdute” e “risollevate” nella comunità volterrana.