Attualità

La strada con una doppia identità

L'affissione di una targa per ricordare il vecchio nome di una via suscita un dibattito in rete. Il sindaco: "Da noi funziona così"

La via al centro del dibattito

Non solo le persone hanno una doppia identità: talvolta anche le strade. E spesso più di una, fino a smarrire la loro reale denominazione. Perché se da una parte è vero che esiste la toponomastica ufficiale, dall'altra c'è la cultura popolare, la memoria collettiva dei cittadini, che spesso sceglie diversamente. A Volterra il curioso dibattito si è scatenato dopo l'affissione di una targa per ricordare il vecchio nome di via Franceschini. "Già via del crocifisso" riporta l'insegna. Ma i volterrani non sono d'accordo.

Molti sostengono di averla da sempre conosciuta come via del Campanile. A pubblicare la foto al centro del dibattito è stato il cittadino Daniele Peretti. "Lo strano - scrive Peretti - è che via Campanile è scritto sotto quella di via Roma... ma sarebbe meglio rimetterla al suo posto perché l'abbiamo sempre chiamata così da generazioni".

Immediata la discussione. Molti i commenti a favore. In tanti si chiedono se non si tratti di un errore: quella, nella storia di Volterra, ribadiscono, era via del Campanile. E c'è chi tira in ballo anche il sindaco, chiedendo spiegazioni che arrivano poco dopo.

"Credo che per tutti i volterrani è e rimarrà sempre Via Campanile - risponde il primo cittadino sulla pagina Facebook di Volterra. -  Infatti è un'occasione più unica che rara di spiegare, quando si fa visitare a qualcuno la città, che a Volterra si chiamano le vie come ci pare. Quello che molti di voi hanno visto come un punto di debolezza, io lo vedrei come un punto di forza. Per il resto, la targhetta sotto l'abbiamo messa noi, perché dal punto di vista toponomastico era corretto così".