Attualità

La studentessa che ama gli autobus

La Fit-Cisl ha promosso un concorso per incentivare il rispetto dei mezzi di trasporto. Il book fotografico di una studentessa ha riscosso successo

Biglietti non pagati, liti con i controllori, aggressioni agli autisti, passeggeri impauriti, pensiline distrutte, autobus, metro e treni devastati, incuria, maleducazione, violenze d’ogni genere. Le cronache restituiscono spesso l’immagine di mezzi di trasporto divenuti non più sicuri. E di un senso civico ormai abbandonato da una parte degli utenti.

La Federazione italiana trasporti Fit-Cisl ha promosso un concorso nazionale a premi dal titolo Sono stato io, invitando i bambini delle scuole elementari e i ragazzi delle scuole medie e superiori ad inviare un elaborato, per spiegare a tutti alcuni elementari principi di comportamento da adottare quando si usufruisce di un autobus, un tram o un treno.

Tra i tanti elaborati pervenuti, uno, proveniente da Volterra, è stato particolarmente apprezzato dalla giuria. Si tratta del book fotografico Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te realizzato da Giulia Giovannini, studentessa della 1A del liceo artistico Giosuè Carducci.

La Fit-Cisl ha premiato l’elaborato, assegnando alla scuola un nuovo personal computer. Alla consegna del premio erano presenti il segretario regionale della Fit Stefano Boni e la segretaria provinciale della Scuola Giuseppina Canuso e i rappresentanti della scuola del liceo artistico Giosuè Carducci di Volterra.

"Il progetto – spiega il segretario regionale di Fit-Cisl Stefano Boni – nasce con l’intento di sensibilizzare le giovani generazioni sulla necessità di rianimare l’impegno civile e di promuovere una nuova cultura della cosa pubblica".