Attualità

L’ombra della sera usata come attizzatoio

La leggenda narra che la statuetta etrusca fosse stata utilizzata, da un contadino volterrano, per accendere il fuoco

L'Ombra della Sera conservata nel Museo Guarnacci di Volterra

Simbolo dell’antica Velathri, l’Ombra della Sera è da sempre avvolta da un alone di mistero. Leggende ed enigmi irrisolti attorno alla sua storia iniziano sin dal suo ritrovamento. Sembra, infatti, che al momento della sua scoperta, la statuetta bronzea venisse utilizzata, da un contadino, come attizzatoio del fuoco. A notare l’insolito strumento domestico, sarebbe stato un archeologo francese.

Questi, sorpreso da una pioggia torrenziale nella campagna volterrana, aveva trovato ospitalità presso un abitante della zona. Ed è proprio nella casa rurale che lo studioso avrebbe visto l’uomo servirsi del reperto come utensile per ravvivare le fiamme nel camino. Incuriosito dallo strano arnese, ne chiese la provenienza e, intuitone il valore, riuscì ad averlo.

E così, dallo studio della statuetta, fu possibile risalire alla sua origine etrusca. Anche se i racconti che la riguardano restano sempre sospesi tra la fantasia e la realtà.