Spettacoli

Ottetto d'archi, la classica apre la stagione

Al Persio Flacco il gruppo che nasce in seno all'Orchestra della Toscana eseguirà brani di Bruch e Mendelssohn. Prima dello spettacolo la degustazione

Al via la nuova stagione 2015-2016 del Teatro Persio Flacco di Volterra, ideata da Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Comune di Volterra e Accademia dei Riuniti, e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e dalla Cassa di Risparmio di Volterra.

Si inizia martedì 24 novembre alle 21,15 con l’Ottetto d’Archi dell’ORT. Ad accogliere il pubblico, come ogni sera, ci sarà l’iniziativa Degusta il teatro: assaggi di vini e prodotti locali (a cura della Fisar, delegazione storica di Volterra, e dell’Emporio del gusto) con l’accompagnamento degli allievi dell’Accademia musicale “Città di Volterra”.

Il gruppo l’Ottetto d’Archi dell’ORT nasce, appunto, in seno all’Orchestra della Toscana, formazione nata nel 1980 su iniziativa della Regione Toscana, del Comune e della Provincia di Firenze e che da allora si è affermata come una delle realtà musicali più interessanti nel panorama italiano ed internazionale. 

La duttilità nell’affrontare i repertori più diversi, insieme al costante impegno nel valorizzare il lavoro d’insieme, sono le caratteristiche che contraddistinguono l’Orchestra della Toscana e contribuiscono alla formazione dei gruppi da camera al suo interno. Tra questi si distingue l’Ottetto d’Archi, che ha partecipato a rassegne e festival di prestigio affrontando con curiosità ed entusiasmo un repertorio ricercato

Al Persio Flacco portano Bruch e Mendelssohn. Mendelssohn scrisse il suo ottetto nel 1825, all’età di 16 anni; Bruch terminò il suo nel 1920, poco prima di morire e di anni ne aveva 82. Durante i 95 anni che separano le due composizioni la musica europea ha subito i più radicali e traumatici sconvolgimenti della sua storia. Ma di questi enormi cambiamenti Bruch non sembra essersi accorto e nessuna differenza di stile separa le due composizioni, come se egli avesse voluto attendere una vita intera per scrivere un ottetto per archi e rendere così omaggio all’adorato Mendelssohn e a questo che, per Bruch come per noi, è un capolavoro di ineguagliata bellezza. L’ottetto d’archi riesce a far confluire le idee e le esperienze dei singoli in un lavoro armonico ed equilibrato, in cui il suonare insieme bella musica è la più grande gratificazione possibile. La ricchezza, la duttilità e la preziosità del doppio quartetto risultano di particolare bellezza, dando vita ad atmosfere uniche e sonorità ricercate.

I biglietti, al costo di 10 euro, saranno in vendita presso il botteghino del teatro la sera dello spettacolo e quella precedente, in orario 17-19; i posti saranno comunque anche prenotabili on-line sul sito del teatro a partire dalle ore 17 del 24 novembre, per tutti gli spettacoli.