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Per i lavoratori dei musei è sciopero

Filcams e Fisascat lanciano la serrata degli operatori museali contro la nuova gara d'appalto: "Lavoratori spesso laureati con paghe ridotte"

"Senza ritiro e modifiche al capitolato di gara, per i lavoratori dei musei di Volterra non cambierà niente". Lo hanno scritto in una nota congiunta i sindacati Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl, che hanno annunciato lo sciopero per lunedì 11 Settembre.

"Ad Agosto è avvenuto l’incontro in Prefettura, ma la discussione con il Comune non ha portato ad alcuna conciliazione - hanno spiegato - in quell’occasione era presente il sindaco Giacomo Santi, che ha ribadito di volersi impegnare per la salvaguardia dell’occupazione. Con il capitolato di gara attualmente in corso, però, la richiesta di servizio è inferiore a quella attuale, poiché presenta una riduzione superiore al 40% in inverno e di circa il 15% in estate".

"Attualmente nei servizi museali sono impiegati 33 lavoratori, altamente qualificati, alcuni laureati, in grado di parlare più lingue straniere e di guidare i visitatori - hanno proseguito - ma si tratta di lavoratori part-time, con redditi bassi e posizioni lavorative rese ancor più fragili dai continui cambi di appalto. Per questi motivi il confronto preventivo all’uscita del bando di gara svolto con il Comune era concentrato sul miglioramento delle condizioni di lavoro, ed è questo il problema principale: l’impegno preso per la salvaguardia occupazionale senza se e senza ma, è stato completamente disatteso".

Per questo, i sindacati hanno lanciato lo sciopero, che non è potuto avvenire prima per le previsioni di legge in merito. "La legge sullo sciopero nei luoghi della cultura non consente di farlo ad Agosto, altrimenti saremmo partiti subito - hanno concluso - l’attesa è stata estenuante, anche perché è giusto che nei momenti di forte tensione ci sia la libertà dei lavoratori di intraprendere iniziative di lotta. Lo sciopero è necessario e non sarà la fine della nostra battaglia".