Elezioni 2020

"Più personale e risorse per l'ospedale"

E' quanto promette ai volterrani l'assessora pisana Gianna Gambaccini, ora candidata al consiglio regionale per la Lega a sostegno di Ceccardi

Gianna Gambaccini (Lega)

Gianna Gambaccini, assessore alle politiche sociali del Comune di Pisa, Presidente della Società della Salute Zona Pisana e ora candidata a consigliere regionale per la Lega alle elezioni del 20 e 21 settembre, interviene sul tema dell'ospedale di Volterra, prendendo spunto dalle parole di Alessandro Furiesi, presidente dell’assemblea dei soci di Fondazione Crv, sulla questione dei posti letto di terapia intensiva.

Gambaccini promette “Più personale e risorse all’ospedale di Volterra depotenziato dal Pd".

Il Sig. Furiesi ha ragione che gli slogan politici e le promesse sui due posti in più in terapia intensiva all’ospedale di Volterra possono essere promesse elettorali - queste le parole di Gambaccini -. Non per quanto riguarda però la Lega, non per quanto riguarda la sottoscritta, che di mestiere fa il medico al “Lotti” di Pontedera ormai da qualche anno e conosce la realtà degli ospedali toscani di primo livello, tra cui anche quello di Volterra che in questi anni le varie giunte in Regione in quota Pd hanno depotenziato”.

Depotenziare l’ospedale di Volterra ha comportato molta fatica per alcune unità operative che hanno dovuto lavorare facendo la spola fra Pontedera e Volterra che fanno parte di un unico presidio. Questo non devo accadere infatti noi ci prefiggiamo l’obiettivo di assumere medici e sanitari per svolgere il lavoro in tranquillità e con organizzazione rimettendo al centro dell’attenzione il paziente. Con più personale e più risorse il paziente non può che beneficiarne. Troppi slogan pubblicitari sono stati fatti negli anni passati da parte di chi Governava con pochi fatti.

Sempre per parlare di slogan elettorali della sinistra vorrei dire due parole sul progetto “Pronto Badante” che di per sé ha del buono. Tuttavia ho scoperto di recente a spese di un assistita che può essere attivato una sola volta nella vita. Come si può pensare che una persona in età avanzata non possa aver bisogno di assistenza più volte? Se ne avrò la possibilità la mia idea è quella di riorganizzare il territorio, anche alla luce dei servizi socio-sanitari e socio assistenziali in modo funzionale, pratico e risolutivo. Senza guardare al momento stesso”.