Attualità

Progetto di ricerca per chi soffre

Straordinariamente insieme su “Nave Italia”. Sabato 6 febbraio è in programma la giornata di presentazione al centro studi Santa Maria Maddalena

Al centro studi Santa Maria Maddalena, giornata di presentazione del progetto “straordinariamente insieme…”, l’esperienza di “Nave Italia”. Un brigantino di 61 metri, capace di alloggiare fino a 24 ospiti oltre l’equipaggio. “Nave Italia” è un luogo dove si realizzano progetti di ricerca, educazione, formazione e terapia. 

Appuntamento il 6 febbraio, dalle 9 in poi.

E’ la prima nave ad affrontare con professionalità la formazione di chi opera a contatto con il disagio, un’università del mare che si affianca alle strutture a terra quale nodo di scambio di esperienze anche internazionali. 

La nave è iscritta nel quadro del naviglio militare e l’equipaggio è formato da personale della Marina Militare. Il più grande brigantino a vela del mondo. “Nave Italia”, che sembra uscire da una stampa dell’800, è stata costruita nel 1993: linee ed armo classico in uno scafo moderno, sicuro e confortevole.

I saluti sono stati affidati ad Augusto Mugellini e Fabio Iozzi, rispettivamente presidente della fondazione cassa di risparmio di Volterra e presidente dell’associazione mondo nuovo onlus, mentre il progetto sarà illustrato da Stefania Nencioni, responsabile dell’assistenza sociale territoriale. 

Rita Scarselli, Maria Mazzei e Alessandra Callai, racconteranno l’esperienza “A tutta randa”; della metodologia di “Nave Italia” ne parleranno Elena Paloscia, dello staff scientifico di fondazione Tender to Nave Italia e Paolo Cornaglia, direttore scientifico di Nave Italia. 

La giornata si chiuderà con la proiezione del video e con il racconto dei ragazzi e dei familiari che hanno partecipato all’esperienza sulla nave.