Riparbella e Castellina Marittima hanno detto no alla fusione, e per chi, come Volterra, e in particolare l'Amministrazione Buselli, ha fatto dell'identità locale una bandiera politica, il risultato dovrebbe rappresentare un segnale forte: "La Regione ne prenda atto - dichiara il primo cittadino - e abbandoni il progetto per accorpare i due Comuni".
Marco Buselli non nasconde quella che definisce lui stesso "una doppia soddisfazione", avendo partecipato in prima persona alla campagna referendaria, recandosi in piazza a Riparbella per appoggiare ufficialmente il fronte del no alla fusione. "Mi auguro che l'esito del referendum significhi che sta avvenendo un graduale risveglio delle comunità locali - aggiunge il sindaco - la cui identità deve essere preservata e i diritti garantiti e rappresentati".
Il referendum era solo consultivo: posto di fronte all'eventualità di un matrimonio forzato, Buselli reagisce così: "Sarebbe un'enormità non rispettare la volontà popolare. In quel caso saremmo pronti a schierarci con le popolazioni".
Il primo cittadino fa sapere di aver ricevuto anche un invito fuori dai confini regionali per discutere dell'argomento: "Il 5 giugno - informa - un nostro rappresentante istituzionale (probabilmente il vicesindaco Riccardo Fedeli) si recherà nel Comune di Gattatico, in provincia di Reggio Emilia, per raccontare la nostra esperienza e la nostra visione nell'ambito delle fusioni".