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Fedeli e Moschi sono per il sì

Gli assessori ai lavori pubblici di Pomarance e Volterra sono favorevoli a quella che giudicano "una semplificazione amministrativa dello Stato"

Paolo Moschi e Leonardo Fedeli

"Si alla semplicità, no all'accentramento". E’ quanto auspicano in tema di referendum l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Volterra Paolo Moschi e del collega di Pomarance Leonardo Fedeli.

"Quando si parla di referendum costituzionale - affermano - si parla di un qualcosa che tocca tutti gli italiani, e che deve rimanere fuori dai giudizi prettamente politici, in un'ottica di bene comune".

"Pertanto condividiamo il fatto che le Liste Civiche si siano espresse per la libertà di coscienza - proseguono gli assessori - perché è intimamente che ciascuno deve poter decidere, senza pressioni da nessuno. Da amministratori locali, possiamo esprimere una personale opinione, la quale nasce dall'esperienza maturata sul campo".

"Tolta la narrativa delle parti politiche, analizzando la materia del cambiamento, non possiamo che essere favorevoli ad una semplificazione amministrativa dello Stato. Siamo favorevoli al superamento delle province, ente che in Val di Cecina e in Valdelsa ha molte volte mostrato i suoi limiti, e vogliamo un parlamento che sia più semplice, nel quale sia superato il bicameralismo perfetto, che è un doppione, allo scopo di accelerare i tempi decisionali".

"Così come anche la modifica del titolo V, può essere un'occasione per semplificare alcune materie che erano state oggetto di divaricazione troppo vistosa tra una parte e l'altra dell'Italia. Per riassumere possiamo dire di essere favorevoli a tutto ciò che porta ad una maggiore semplicità delle istituzioni. Siamo però contrari a tutto ciò che conduce, o condurrebbe, ad un accentramento, che è un tema di cui si sente molto parlare, ma che non è oggetto del quesito referendario".

"Crediamo nell'art.5 della Costituzione, che recita: La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento".

"Premesso questo, che riteniamo un sommo valore per l'uguaglianza dei territori, siamo favorevoli a maggiore semplicità a Roma e in provincia. Raccomandando di fermarci qua, poiché i Comuni e i territori, in questi anni, hanno già dato abbastanza, ben oltre la propria misura" concludono Moschi e Fedeli.