Attualità

Riconoscimento per due donne impegnate nel sociale

L'iniziativa è stata proposta e sostenuta da Emergency Volterra. Lunedì 24 la cerimonia della consegna del premio intitolato a Larthia, donna etrusca

Annet Henneman e Giulia Tisano

Alle 18 di lunedì 24 febbraio 2020, nella sala del Consiglio comunale a Volterra, si terrà una cerimonia pubblica con la consegna di un riconoscimento di merito a due concittadine che hanno operato in campo sociale e umanitario

"L’idea è partita dal gruppo Emergency di Volterra - hanno spiegato dall'associazione - che, in una società ancora permeata di maschilismo, ha sentito la necessità di affermare con forza il ruolo importante della donna, di riconoscerne e valorizzarne la figura e l’operato spesso sottovalutato o addirittura ignorato. Proprio per questo si è pensato di proporre al Comune di conferire un riconoscimento a due donne volterrane che ci sembrano meritevoli e, sia pure in ambiti diversi, si sono distinte nel sociale".

Emergency ha proposto Annet Henneman e Giulia Tisano con le seguenti motivazioni:

Annet Henneman per il quotidiano impegno di ambasciatrice di pace e di solidarietà tra i popoli, per la vita dedicata al suo lavoro di teatro reportage iniziato con la fondazione del Teatro di Nascosto 21 anni fa, a favore degli oppressi e degli indifesi con la sua costante presenza in territori lontani e pericolosi, teatri di conflitti militari, allo scopo di far conoscere storie di quotidiana ingiustizia ed oppressione dando “ voce a chi non ha voce”.

Giulia Tisano, nostra giovanissima concittadina, per il lavoro svolto come infermiera volontaria nell’ospedale di Emergency a Lash-kar-Gah nel sud dell’Afganistan e per il suo coraggio nell’affrontare turni di lavoro estenuanti per curare feriti di guerra, tra cui moltissimi bambini, in zone spesso sottoposte all’incubo di incursioni.

"L’amministrazione comunale ha accettato con entusiasmo questa proposta - hanno sottolineato da Emergency -, anzi ha pensato di farla propria anche negli anni futuri istituendo un riconoscimento annuale dedicato alle donne. L’amministrazione ha accettato anche l’idea che il premio fosse intitolato a Larthia, donna etrusca di cui rimane il sarcofago con l’effigie, che ci immaginiamo colta, stimata, con un ruolo importante nella vita pubblica e soprattutto indipendente e libera, condizione che sembra essere stata usuale nella società etrusca (almeno negli strati sociali benestanti), a differenza dell’antico mondo greco e romano in cui il ruolo della donna era sicuramente marginale e subalterno a quello dell’uomo".