Attualità

“Scusi, dove assaggiamo il Rosso Fiorentino?”

Due turisti in visita a Volterra hanno chiesto informazioni sul celebre pittore convinti che fosse un vino locale

Rosso Fiorentino, Deposizione (Volterra)

Potrebbe sembrare una barzelletta sulle lacune culturali degli italiani in vacanza, che cercano, seppur con qualche difficoltà, un approccio con il patrimonio artistico della città visitata. Ma, purtroppo, la realtà ha superato la fantasia umoristica. E, proprio come in una scena di Le vacanze intelligenti (episodio del film Ma dove vai in vacanza?), anche Volterra è stata teatro di un siparietto al limite della credibilità.

Protagonista dell’episodio, una coppia di ragazzi che, turisticamente spaesata, ha chiesto qualche informazione in un’edicola del posto.

Tra le curiosità che attanagliavano i due giovani visitatori, il desiderio enologico di andare, prima di partire, nel locale “La pinacoteca” per assaggiare il famoso Rosso Fiorentino. Con stupore e incredulità, il cittadino volterrano interpellato, una volta sciolto il dubbio che non si trattasse di una battuta, ha indicato la via della Pinacoteca, il luogo in cui sarebbe stato possibile “gustare” il Rosso Fiorentino.

Non si trattava, purtroppo, di una provocazione avanguardistica propria dell’arte contemporanea. Nessuna sfida al concetto di classicità, nessuna stravaganza metaforica per proporre una “degustazione” di statue e dipinti e una “contemplazione” di vini e di cibi. Difficile, infatti, credere che il capolavoro della Pinacoteca volterrana potesse essere scambiato per il brand di un’azienda vinicola.

Ma proviamo a pensare che la coppia, a suo modo, abbia voluto, ricordarci che, se anche “con la cultura non si può mangiare”, forse è possibile bere.