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Terapia intensiva, si o no? Lega chiede chiarezza

Interrogazione della consigliera regionale Meini sull'ospedale: "Fare finalmente chiarezza sulla volontà o meno di prevedere una terapia intensiva"

L'annosa questione di attivare delle terapie intensive all'ospedale di Volterra vive un nuovo capitolo con l'interrogazione che la Lega vuol presentare in Consiglio regionale, attraverso la consigliera di Cascina Elena Meini.

"Sinceramente - ha detto Meini - siamo piuttosto disorientati e come noi immaginiamo i cittadini, riguardo alle dichiarazioni discordanti in merito all'eventualità di collocare una terapia intensiva presso l'ospedale di Volterra. Infatti in campagna elettorale il presidente Giani aveva affermato che il nosocomio sarebbe stato dotato di posti letto destinati alla predetta e vitale branchia sanitaria, mentre il direttore dell'Usl Toscana Nord-Ovest sembra di parere opposto, visto che, recentemente, ha escluso come tale predetta rassicurazione da parte del Governatore si potesse concretizzare". 

"C'è da aggiungere che, ancora prima, la direttrice aveva negato tale possibilità per ventilate problematiche collegate agli stessi pazienti ed anche lo stesso Giani, per alimentare la confusione, aveva parlato indifferentemente di sub-intensiva ed intensiva. Quindi a questo punto, per fugare ogni dubbio, abbiamo deciso di predisporre un'interrogazione in cui chiediamo ufficialmente se s'intenda veramente implementare la struttura volterrana con i famosi due posti letto di terapia intensiva e come mai tutto ciò non sia stato realizzato per tempo, dato che sarebbero stati molto utili durante la seconda ondata pandemica. Esigiamo, pertanto, chiarezza su una criticità che ha avuto anche ampia eco a livello mediatico e che lo stesso Sindaco di Castelnuovo Val di Cecina ha posto come una necessità primaria per la popolazione, costretta ad essere ricoverata in ospedali distanti oltre un'ora. Basterà il nostro atto per chiudere positivamente la vicenda? Oppure dovranno essere ancora gli inviati di una nota trasmissione televisiva nazionale a pungolare chi di dovere?" ha concluso Meini.