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Un convegno in ricordo di Lagorio

Lunedì 16 ottobre l'evento per omaggiare l'ex presidente della Regione e ministro amante di Volterra scomparso lo scorso gennaio

Lelio Lagorio

Un convegno per ricordare Lelio Lagorio scomparso lo scorso gennaio. L'appuntamento è per lunedì 16 ottobre alle 17 a casa Torre Toscano, l'evento è promosso dall’assessorato alle infrastrutture insieme all'Accademia dei Sepolti.

Socialista, di origine triestina, ma toscano di adozione, Lagorio era nato 91 anni fa e fin da piccolo con la famiglia si era trasferito a Firenze. Nel 1929 la famiglia, oltre alla casa fiorentina, comprò una tenuta agricola a Volterra nella valle del fiume Era, la fattoria Cerbaiola-Valli e più tardi una fabbrica di laterizi a Saline di Volterra. Dopo essere stato per pochi mesi sindaco di Firenze nel 1965, divenne il primo presidente della Regione Toscana dal 1970 al 1978. Ministro della Difesa dal 1980 al 1983, fu poi ministro del Turismo e dello Spettacolo dal 1983 al 1986. Fu anche capogruppo del Psi alla Camera e al Parlamento europeo e divenne il il primo socialista italiano eletto vice-Presidente dell'Unione dei partiti socialisti della Comunità Europea dal 1990 al 1992.

"Un appuntamento importante - ha dichiarato l’assessore Paolo Moschi in merito al convegno del 16 ottobre - per ricordare la figura di un protagonista della politica italiana, ma anche un amante di Volterra, che ha scritto testi importanti sulla città".

Al convegno sono previsti interventi importanti, tra cui quello del presidente della Fondazione CRV Augusto Mugellini, del sindaco di Guardistallo Sandro Ceccarelli, nonché di molti volterrani e accademici che hanno conosciuto e stimato Lagorio.

"Ho avuto l'onore di conoscere Lelio, e di parlare più volte con lui, ancor prima della mia nomina ad assessore – ha aggiunto Moschi -. Abbiamo spesso concordato sul problema della viabilità volterrana, tema sul quale condividevamo analisi e considerazioni. Lagorio è sempre rimasto legato a Volterra, e il suo ricordo è ancora acceso e forte, come la stima nei suoi confronti. Anche se legato ugualmente a Firenze, possiamo considerare Lagorio figlio di Volterra, dove ha comunque lasciato una parte di cuore".