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Urne etrusche impreziosiscono gli edifici

In via Guarnacci reperti archeologici nella facciata di un antico palazzo. Ma le testimonianze dell'antichità non si limitano ai luoghi tradizionali

Le urne in via Guarnacci

A Volterra, le tracce della sua origine etrusca sono presenti in diverse zone della città: Porta all’Arco e Porta Diana, le mura che si affacciano sulle Balze, le necropoli dei Marmini e, naturalmente, i reperti e le opere conservate nel Museo Guarnacci. Ma le testimonianze delle antica civiltà non si limitano ai luoghi tradizionali, alcune si celano o sono visibili in luoghi insospettabili.

Camminando in via Guarnacci, infatti, è possibile scorgere alcuni reperti incastonati nel muro di un antico palazzo. L’edificio, che adesso è un hotel, un tempo era un piccolo convento di suore. Fu acquistato, nella seconda metà del Settecento, da uno storico appassionato di archeologia, che lo trasformò nella sua residenza.

Lo studioso arricchì la facciata dell’immobile con alcune scoperte rinvenute durante i suoi scavi: vasi cinerari di origine etrusca e coperchi di urne funerarie dell’età ellenistica. I preziosi ritrovamenti raffigurano scene tratte da un viaggio agli inferi, animali fantastici e mitologici e figure geometriche che, ancora oggi adornano il muro esterno dell’albergo.

Non si tratta di un caso isolato, infatti, l’abitudine di utilizzare materiale archeologico per la costruzione di case o muri di cinta era piuttosto diffusa, a volte anche senza grande consapevolezza storica. Ne sono testimonianza alcune urne ben “incassate” nelle strutture perimetrali di alcune case coloniche in zona Santa Margherita.