Attualità

“VolterraTeatro? Una gara al ribasso”

Continuano le polemiche della compagnia Logos sul bando che ha visto l’assegnazione della direzione artistica ad Andrea Kaemmerle

Aniello Arena in uno spettacolo del 2015

Le polemiche sulla gestione del bando relativo al festival VolterraTeatro non si arrestano. Ancora una volta, la Compagnia teatrale Logos interviene sulla vicenda.

“Come si fa a non definirla una gara al ribasso? Perché il Comune è arrivato così in ritardo a prendere in considerazione il Bando di assegnazione di VolterraTeatro, nonostante i molti solleciti rivolti al Sindaco e all’assessore Dei? Ma visto che è successo, non sarebbe stato più logico a questo punto riassegnare nuovamente la direzione del Festival ad Armando Punzo? La cifra, infatti, sotto i 40.000 euro avrebbe consentito per legge un affidamento diretto senza bando per comprovati meriti qualitativi.”

Tempistiche, continua la compagnia, che hanno impedito anche di trovare possibili sponsor “Se poi fosse avvenuto con un po’ di anticipo avrebbe avuto il tempo assieme a Carte Blanche di trovare altri finanziamenti, sponsor e permettere una migliore organizzazione della manifestazione. Il lavoro di Armando Punzo non ha bisogno di incensamenti, basta leggere una qualsiasi rivista o aprire un sito web dedicati al Teatro ed è palese. Non solo Teatro ma anche workshop, conferenze, lezioni aperte in tutta Italia e in Europa; il livello qualitativo dell’organizzazione Carte Blanche è di trentennale esperienza, con un radicamento sul territorio dovuto ad anni di gestione di progetti culturali europei, tournée, collaborazioni, lavorative e culturali, laboratori rivolti ai cittadini e agli studenti, incontri nelle scuole, iniziative in favore della comunità, (come gli incassi devoluti alla frana e agli operai della Smith).

L’associazione propone, infine, una possibile soluzione che l’amministrazione avrebbe potuto seguire. “Perché se il Comune si è ritrovato in estremo ritardo e con un budget risicato, all’ultimo momento non ha scelto di lasciare perlomeno per un altro anno la direzione artistica del Festival a una realtà già consolidata, qualitativamente alta, affidabile, innovativa, con una sua identità riconosciuta unica nel panorama teatrale italiano ed europeo, con il suo Teatro dell’Impossibile? Che cosa lo ha impedito? Non sarebbe stato meglio di questa poco dignitosa “gara al ribasso”?”.