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Elezioni venerdì 10 maggio 2019 ore 06:45

Barriere architettoniche, le idee di Benini

Roberta Benini

La candidata a sindaco di Per Volterra ricorda quanto fatto dall'attuale maggioranza e avanza anche alcune poposte, come la realtà virtulae



VOLTERRA — "In questi giorni - scrive Roberta Benini, candidata a sindaco di Per Volterra - ho letto con attenzione l’articolo di giornale riguardante il tour che Roberto Passarelli ha provato a fare in Città. Ottima iniziativa quella di “testare” l’accesso alle maggiori zone turistiche pubbliche ma anche ai locali ed alle attività private della nostra Città. Ottima iniziativa soprattutto perché correlata all’appello del Comitato di Volterra della UISP, il quale propone di poter abbattere alcune barriere architettoniche attraverso la predisposizione di accorgimenti, “come una semplice tavola di legno o un citofono”.

Per Volterra ha fatto tesoro di questa richiesta UISP ed in questi anni ha cercato di intervenire favorendo una migliore fruibilità degli spazi pubblici (turistici e non) e agevolando l’uso di zone meno accessibili della città anche con metodi alternativi.

Alcuni degli uffici comunali sono stati resi completamente accessibili e trasferiti ai piani raggiungibili direttamente dal livello stradale (come ad esempio lo Sportello relazioni col pubblico posto in Via Turazza); altri, come l’ufficio politiche sociali, è stato spostato da Palazzo Matteucci a Palazzo Pretorio ed è oggi raggiungibile con l’ascensore. Il Punto Sanità di Via Roma (che a breve verrà riaperto e che sarà accessibile anche dai portatori di handicap) ha sostituito gli ambulatori dei medici di famiglia che erano posti in luoghi privati ed angusti del centro storico, inaccessibili con carrozzina. Inoltre il supporto di progetti come l’ideazione di un ascensore da parte dell’indirizzo Geometri dell’Istituto Niccolini per Palazzo Viti; la riapertura di passaggi come quello tra la Pinacoteca e l’Ecomuseo dell’Alabastro; la progettazione di una pannellistica museale più chiara sui punti di accesso; la predisposizione del vano ascensore inserito nel progetto per il rifacimento dello Sperone di mura crollate, per l’accesso all’area archeologica del parco Fiumi, danno il segno di una forte volontà in questo senso e dimostrano il lavoro fatto in questi anni.

Basta? Assolutamente no! Dobbiamo cercare di migliorare la fruibilità e l’accesso non solo a chi deve utilizzare carrozzine elettriche, ma a tutti i portatori di handicap, di qualunque patologia questi siano portatori, ai ciechi, ai diversamente abili, a chi ha problemi di deambulazione ed anche ai bambini o alle famiglie con passeggini.

Il lavoro da fare è molto ma quello che non andrebbe fatto è proprio strumentalizzare su questa sacrosanta esigenza. La puntuale strumentalizzazione da campagna elettorale portata avanti in questi giorni da alcuni candidati a ricoprire la carica di consigliere appare quanto mai inopportuna e denota quanto meno cattivo gusto da parte di chi la usa, soprattutto su un tema così delicato.

Noi lasciamo ad altri questi atteggiamenti non concreti, tanto che nel nostro programma abbiamo presentato proposte fattive, che vanno dal ripensare gli accessi alla Pinacoteca e Museo Civico “in termini di accessibilità e di bambino”, con l’aggiunta permanente dell’entrata da piazzetta Minucci a quella attuale, così da permettere al visitatore con disabilità motorie di accedere direttamente e autonomamente al chiostro interno superando le barriere architettoniche dell’ingresso. Allo stesso modo il progetto del nuovo Museo Guarnacci prevede un incremento dell’offerta accessibile, il ripensamento delle sale e dei passaggi, l’istallazione di un nuovo ascensore e la nascita di percorsi per ipovedenti, sordi e con disabilità motorie.

In altre parole, partendo da questi esempi, quello che Per Volterra vuole portare avanti è la visione di un museo/sito culturale empatico, aperto, opposto alla visione di un museo ieratico e solo per una parte della popolazione; una comunicazione chiara e puntuale; incentivare la partecipazione di tutta la collettività, vedendo nelle diversità e difficoltà individuali una ricchezza e un’opportunità di riformulare il nostro approccio alla visita e alle strategie educative. In tal senso, la partecipazione a bandi mirati, collaborazioni con associazioni locali come UISP e Mondo Nuovo, e realtà nazionali come Musei Senza Barriere, sono in programma verso il ripensamento dell’intero sistema museale in questa direzione. Una sfida creativa e di sicuro di carattere logistico per la conformazione del nostro tessuto urbano, ma che siamo pronti ad affrontare.

Nel merito poi dell’accessibilità del Palazzo dei Priori occorre anche fare una piccola precisazione. Per Volterra è ben predisposta ad accogliere tutte le idee e tutte le progettualità che rendano accessibili a chiunque le sale e gli spazi dei piani secondari, ma con la consapevolezza che si tratta di un palazzo del 1200 che ha caratteristiche storiche e strutturali ben definite. L’ascensore attualmente presente ed utilizzabile è stato realizzato a fine degli anni ’80 e oggi non è in grado di contenere le moderne carrozzelle a motore che hanno volumi e consistenze maggiori rispetto a quelle manuali che venivano utilizzate in quegli anni. Non per questo però crediamo che chi ha fatto fare l'ascensore (Pd) abbia fatto qualcosa di sbagliato. Quello che possiamo prospettare è lo studio di soluzioni innovative che, attraverso bandi, rendano possibile l’ammodernamento delle strutture esistenti.

Sarebbe però sciocco pensare che Volterra, proprio per le caratteristiche che ha possa essere resa completamente accessibile, senza tenere di conto della sua struttura storica costituita da vicoli e bozze, torri medioevali, palazzi rinascimentali e secenteschi, aree archeologiche che necessitano di una continua manutenzione.

Nessuna strumentalizzazione quindi da parte di Per Volterra, ma tanto lavoro per cercare di rendere fruibile a tutti ogni bel luogo e panorama della nostra zona, offrendo al visitatore anche la possibilità di poterlo visitare anche virtualmente, proprio nel caso in cui non è possibile farlo accedere direttamente all’area interessata, come nel caso della cisterna romana".


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