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Attualità mercoledì 13 febbraio 2019 ore 17:28

Le attività crescono, per numero, più che altrove

Nei dodici mesi del 2018 il saldo fra aperture e chiusure di partite Iva nel comune è di +21. Volterra fra i pochi comuni con saldo attivo



VOLTERRA — In provincia crescono per numero di attività i comuni di Pisa, Pontedera e Cascina, ma soprattutto Volterra. Nell'anno 2018 il saldo (fonte Camera di Commercio di Pisa) tra attività aperte e chiuse è +21 per il comune della Balze. Il quarto dato in termini assoluti dopo Pisa, Cascina e Pontedera (68, 33, 48) ma, fra i 37 Comuni della provincia di Pisa Volterra è quello che, in proporzione, cresce di più

Le imprese registrate a Volterra al 31 dicembre 2017 erano infatti 1.218 ed il tasso di crescita del 2018 è stato pari al +1.8%, a fronte del + 1.3 di Pontedera, +0.9 di Cascina e + 0.7 di Pisa.

"I dati del nostro Comune – ha commentato il sindaco Marco Buselli - continuano a mostrare una vitalità che, incrociata coi settori in cui possono essere inquadrate le attività, mostra come Volterra abbia un cuore pulsante che vuole essere un riferimento concreto per la crescita e lo sviluppo sul territorio. Crediamo che sia stato fatto finora un buon lavoro e che si debbano continuare a creare opportunità affinché i giovani decidano di restare qua ed invertire la rotta che vede, seppur debole, ancora un leggero decremento di popolazione".

"I dati della Camera di commercio - ha aggiunto Gianni Baruffa, assessore alle attività produttive – non sono interpretabili e rappresentano la miglior risposta a chi crede o tenti di far credere che sul lavoro si sia fatto poco. Certo è che quando si parla di giovani e lavoro non è mai abbastanza, ma sono state messe in campo tutte le agevolazioni possibili per attrarre ad investire in città. Ovviamente come i dati del Suap ci dicono, il 2018, fotografa la situazione con un rallentamento degli esercizi di somministrazione e un aumento di esercizi di vicinato"

"Ancora non basta - ha proseguito Baruffa -, ecco perché siamo adesso in dirittura d’arrivo con il blocco delle nuove aperture food. Proprio la scorsa settimana abbiamo avuto una concertazione con associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti, con cui abbiamo trovato l’accordo venendo incontro alle richieste delle associazioni. Quindi incassato l’ok anche delle associazioni, dopo quello della soprintendenza, adesso non ci resta che quello della Regione Toscana. Successivamente, al primo Consiglio Comunale utile verrà approvato".

C'è tuttavia da precisare che partite Iva in più non significano, automaticamente, posti di lavoro in più e che i dati della Camera di Commercio non forniscono indicazioni sul numero di dipendenti delle aziende.


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