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Lavoro giovedì 27 marzo 2014 ore 06:40

Fuori dal seminato: la giornata dell'agricoltura sociale

Fra sviluppo sostenibile e innovazione nelle pratiche di welfare: se ne parla in un convegno sabato 29 al teatro dei Coraggiosi



POMARANCE — Sabato 29 marzo al teatro dei Coraggiosi di Pomarance, appuntamento con  un convegno dedicato all'agricoltura sociale. L'incontro, intitolato, Fuori dal seminato, prenderà il via alle ore 9,30 con i saluti del sindaco di Pomarance Loris Martignoni , prima di aprire i numerosi interventi che andranno avanti fino alle 16.
In questa giornata, realizzata dalla Società della Salute Alta Val di Cecina in collaborazione con il Comune di Pomarance e la Usl 5, si vogliono valorizzare alcune esperienze di Agricoltura Sociale che sono presenti in Alta Val di Cecina e avviare insieme una riflessione su come l’Agricoltura Sociale possa rappresentare un’opportunità di sviluppo per il nostro territorio.
L’attuale modello di sviluppo mostra in modo sempre più evidente segni di inadeguatezza, dal punto di vista economico, sociale ed ambientale: la crisi economica e finanziaria è evidente, l’uso di risorse dell’ambiente è largamente superiore alla capacità di rigenerazione, i modelli di consumo cui siamo abituati non sono evidentemente sostenibili, lo sviluppo competitivo tende ad allargare il divario tra paesi ricchi e paesi poveri e, all’interno di uno stesso paese, tra classi agiate e fasce marginali, tra zone rurali e zone urbane. 
L’organizzazione dei modelli di welfare, minacciata dai forti tagli alla spesa pubblica, deve adeguarsi continuamente alla necessità di generare servizi coerenti e risposte utili ai bisogni di una società in forte trasformazione.
I territori rurali, come l’Alta Val di Cecina, marginali rispetto ai principali centri urbani, che vivono il costante calo demografico e l’invecchiamento della popolazione, rischiano di subire le conseguenze più pesanti di questo processo se non sviluppano al proprio interno strategie che valorizzino le risorse di comunità che questi territori possono esprimere.
L’Agricoltura Sociale può contribuire ai percorsi di sviluppo nelle aree rurali, consolidando la rete di servizi disponibili per le popolazioni locali, accrescendo la reputazione e la capacità delle imprese agricole di operare in nuove reti di soggetti, migliorando la visibilità della loro offerta e diversificando le opportunità di reddito.
Etica e agricoltura danno così vita ad un binomio che contribuisce in modo sostanziale a riqualificare il welfare. Dal modello attuale di welfare riparativo, impostato per riparare gli squilibri prodotti dall’attuale modello economico, ad un welfare rigenerativo cioè capace di rivitalizzare l’autenticità delle risorse rurali, uscendo dalla logica assistenziale, non limitandosi a generare servizi ma contribuendo a generare ricchezza nei territori rurali in una nuova logica fondata sulla reciprocità di relazioni.


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