Cultura

A Volterra lancette ferme per un anno

Dal 1942 al 1943, gli orologi pubblici della città rimasero bloccati. Disagi e rallentamenti per il disorientamento dei cittadini

Restare fuori dal mondo per un anno intero può rappresentare la paura o la speranza di chi teme o vorrebbe restare isolato. Ma che cosa potrebbe accadere se il modo di dire si concretizzasse in realtà? E che cosa succederebbe se venisse coinvolta un’intera comunità? Per trovare la risposta è necessario, non a caso, fare un salto nel passato e, per l’esattezza, nel 1942. Quell’anno, a Volterra, le lancette dell’orologio del Palazzo dei Priori si fermarono e rimasero immobili per più di dodici mesi. L’episodio potrebbe sembrare marginale se immaginato nella realtà contemporanea, ma, se contestualizzato al periodo storico in cui avvenne, il fatto assume connotati diversi. All’epoca, infatti, senza smartphone di ultima generazione e orologi al polso, le giornate venivano scandite dai rintocchi di quelli pubblici.

Il guasto creò, così, disagi e disorientamento tra gli abitanti che, privati di un indicazione temporale attendibile, accumularono ritardi e rinvii di scadenze con un conseguente e inevitabile rallentamento delle attività cittadine.