Ordine e organizzazione. Per poter coltivare un terreno non bastano i rudimenti contadini, ma occorre una vera e propria tecnica. Competenze teoriche e pratiche che, applicate con metodo permettono, in senso letterale, di raccoglierne i frutti. Lo scoprirono, negli anni ’30, i coltivatori volterrani che, per porre fine ai cattivi raccolti, organizzarono un corso di frutticoltura. Nei loro campi regnava, infatti, un’anarchia vegetale che, in modo caotico e casuale, alternava piante di qualità/genere/specie diverse. La produzione, scarsa e danneggiata da insetti, non poteva competere con quella dei paesi vicini.
Così, gli agricoltori del Colle, per far fruttare i loro orti, corsero ai ripari tornando sui banchi di scuola.