Cronaca

Potrebbero allungarsi i tempi di riapertura della strada delle Valli di Pavone

L'avvallamento dell'asfalto nel centro della carreggiata è di circa 40 centimetri

Sulla strada provinciale 35 delle Valli di Pavone si è verificato in poche ore un avvallamento di circa 40 centimetri nel tratto in prossimità della centrale sperimentale di Sesta di Enel, nel comune di Radicondoli. Per questo ieri, 3 marzo, la Provincia di Siena, competente per quel tratto, in accordo con i Comuni di Radicondoli e Castelnuovo, ha disposto la chiusura.
Il terreno ha ceduto in una zona già interessata da smottamenti in passato, resi più gravi dalle piogge dello scorso fine settimana. Nella giornata di ieri sono stati eseguiti lavori con camion, escavatori e pale meccaniche che continueranno nei prossimi giorni, ma è stato necessario comunque vietare il transito perchè l'avvallamento è nel centro della carreggiata ed i lavori si sono verificati insufficienti a garantire l'incolumità degli automobilisti.
L'amministrazione provinciale di Siena dovrà valutare come procedere per ripristinare la situazione. E' prevista una riunione tecnica per domani, 5 marzo. Sicuramente la strada resterà chiusa per almeno una settimana, in cui proseguiranno i lavori, con l'augurio che possano rivelarsi risolutivi. Infatti, il problema potrebbe anche essere maggiore e richiedere soluzioni più complesse, costose e lunghe. Per ripristinare la carreggiata potrebbe essere necessario utilizzare dei pali da posizionare sotto il manto stradale.
Un ulteriore problema potrebbe essere dato dalla presenza delle linee elettriche che passano in quel tratto di strada e che renderanno necessaria ancora maggiore attenzione. Lo smottamento dell'asfalto è stato così profondo che i cavi dell'elettricità sono vicini alla superficie.
Se si allungassero i tempi, il disagio per i cittadini potrebbe essere ancora maggiore, poichè in quel particolare tratto non è possibile realizzare una viabilità alternativa e quindi la strada rimarrebbe interrotta a lungo.
Si attendono i rilievi dei geologi, ma da una prima analisi sembra che la frana inizi a monte, circa 30 o 40 metri sopra la strada.