Cronaca

Lettere anonime a un'anziana: dammi 20mila euro

Era il vicino di casa, incastrato dalle telecamere. Anche lui pensionato 70enne come la vittima, è cecinese ed ha un podere confinante con la donna

Questa mattina, 9 maggio, i Carabinieri della Stazione di Riparbella hanno tratto in arresto un uomo di 70 anni, pensionato e residente a Cecina, per tentata estorsione.
Circa due settimane fa una donna di 70 anni residente a Riparbella si è rivolta ai militari della locale Stazione per denunciare che dalla metà di aprile aveva ricevuto alcune lettere anonime dal tono minatorio in cui le chiedevano di consegnare la somma di euro 20mila euro. Altrimenti la vittima avrebbe dovuto subire delle spiacevoli conseguenze. La donna, pensionata che abita da sola in un luogo isolato, si era allarmata, ma non si è lasciata intimidire dalle minacce rivolgendosi ai militari che hanno immediatamente hanno avviato le indagini.
Non è stato facile capire chi si nascondeva dietro quelle minacce anonime: la donna, una comune pensionata, non aveva mai avuto attriti con nessuno in paese. Allora, per risalire all’anonimo estorsore i carabinieri hanno fatto installare alla donna delle telecamere di sorveglianza all’interno della sua abitazione, certi del fatto che l’uomo potesse ancora molestarla. E così è stato: ai primi di maggio un uomo anziano si è avvicinato all’abitazione ed ha lasciato una lettera, minatoria come le precedenti: si chiedeva di consegnare la somma richiesta. Così i militari lo hanno  identificato: era il vicino di casa. L’uomo, insospettabile pensionato settantenne residente a Cecina, ha un podere confinante con la donna. E' stato deferito all’A.G. di Livorno per il reato di tentata estorsione e come disposto da quest’ultima, stamani, è stato tratto in arresto su ordine di custodia cautelare ed associato in regime di arresti domiciliari presso la sua abitazione di Cecina. Nel corso delle operazioni i militari hanno anche ritirato cautelativamente ai sensi dell’art. 39 del TULPS le armi che regolarmente deteneva ed avviato le procedure per il diniego dell’autorizzazione di polizia a detenerle.