Cultura

Etruschi From Lakota: in uscita il nuovo disco

'Non Ci Resta Che Ridere' uscirà lunedì 26 gennaio. Si annuncia un altro successo per la band composta da 5 ragazzi di Pomarance e Castelnuovo

A due anni dalla pubblicazione del disco d'esordio I Nuovi Mostri, che ha consacrato gli Etruschi From Lakota come band rivelazione del 2013, il quintetto toscano torna con un nuovo attesissimo album dal titolo Non Ci Resta Che Ridere

La band, nata a Montecastelli Pisano, nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina, è composta da 5 ragazzi del territorio dell'Alta Val di Cecina: Simone Sandrucci (Chitarra Elettrica, Chitarra Slide, Banjo, Armonica), Pietro Marini (Chitarra Acustica, Chitarra 12 Corde), Diego Ribechini (Basso, Chitarra Baritona), Luigi Ciampini (Batteria, Percussioni), Dario Canal (Voce).

L'album, che uscirà il 26 gennaio 2015 come il primo per Phonarchia Dischi, ha beneficiato della produzione artistica di Nicola Baronti ed è stato mixato dallo stesso Baronti in collaborazione con Antonio Castiello (Jambona Lab). Lo studio di registrazione utilizzato è stato, come per il precedente lavoro, il White Rabbit Hole studio, base della crew di Phonarchia dischi.

Le canzoni degli Etruschi parlano di argomenti quali il lavoro, la vita, la morte e la religione. Si dichiarano sensibili allo sterminio perpetrato ai danni dei Pellerossa, inteso come paradigma della cancellazione delle culture autoctone, al punto di inserire nella denominazione della band il richiamo ai Lakota di Toro Seduto. Una presa di posizione che ricorda il celebre film di Roberto Benigni "Non Ci Resta Che Piangere" in cui i protagonisti cercano di impedire la partenza di Cristoforo Colombo per evitare, così, la "scoperta dell'America" e i disastri che ne sarebbero conseguiti per le popolazioni indigene. 

Non Ci Resta Che Ridere è un disco di canzoni d'autore, un disco rock, con influenze che spaziano dal country al gospel. Dario Canal, frontman della band, racconta così il nuovo album: "questo disco rappresenta per noi la libertà di essere sé stessi, di sentirsi liberi, di vivere, di morire, di piangere, di ridere". "Abbiamo avuto la possibilità - aggiunge - di crescere come una pianta, di cantare come un gallo e di essere fedeli come un cane quando c'è il sole."