Cultura

La versione volterrana del pianto e lamento

Nel gergo cittadino, il modo di dire tipicamente toscano viene “tradotto” con l’espressione “fare un pianto e un belo”

Modo di dire estremamente diffuso in Toscana, “fare un pianto e un lamento” è un vero e proprio intercalare che accomuna gli abitanti della regione. A Volterra, però, è presente una versione che trasforma l’espressione idiomatica in “fare un pianto e un belo”. La variante, che riprende il verbo di origine ovina, è la conferma di come il verso delle pecore venga utilizzato, nel gergo cittadino, come sinonimo di “piangere”. E proprio questo riferimento al campo semantico “pastorale” allude al tragos, il verso della capra prima della morte da cui poi deriva il termine “tragedia”.