Cultura

L'arte protagonista, come nel '73

I luoghi della città saranno animati da opere, proiezioni, fotografie, ripercorrendo il passato di quella creatività urbana e guardando al futuro

Foto di Dante Ghilli

Non è stata “la solita operazione di usare la città (altrui) come vetrina di (propri) prodotti culturali”. La manifestazione Volterra 73 si è delineata da subito come “una sorta di gioco collettivo”, dove si è lasciato che ciascun artista, progettualmente, “corresse il rischio dell’incontro”, con un contesto urbano, nella fattispecie, particolarissimo.
Sono le riflessioni di Enrico Crispolti, in quell’estate del 1973, quando si fece promotore e ordinatore, insieme allo scultore Mino Trafeli, del rivoluzionario evento di arte ambientale a Volterra che modificò il rapporto dato fra spazio urbano e azione creativa.

Finanziata interamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e per volontà del presidente Augusto Mugellini, nell’ambito del progetto PGM 2015 TOSCANA ‘900, l’esperienza di Volterra 73 ritorna ora a vivere nel tempo presente.Testimonianze fotografiche e alcuni nuclei di opere, negli stessi luoghi dopo più di quarant’anni e con i suoi protagonisti prenderà il via dal 27 giugno al 31 ottobre 2015  “VOLTERRA 73.15 | MEMORIA E PROSPEZIONE: un grande evento di creatività urbana e la sua eredità”.

Mostre documentative e riflessioni in vari luoghi della città che saranno presentati iI 27 giugno alle 10 al Centro Studi Santa Maria Maddalena con l'inaugurazione ufficiale dell'evento; ma l'iniziativa è stata già anche presentata da Mugellini, domenica 14 giugno all'Auditorium di Palazzo Italia a EXPO MILANO 2015.

E la manifestazione attuale porta ancora la firma di Enrico Crispolti (emerito dell’Università di Siena), insieme ad Anna Mazzanti (Politecnico di Milano). È forte di un’organizzazione realizzatrice guidata da Sergio Borghesi, e della Segreteria organizzativa della Fondazione. La progettazione e la cura degli allestimenti e delle grafiche sono affidate a Valerio Di Pasquale e Luciano Picchi.

Ritornerà in Piazza dei Priori l’intervento di “liberalizzazione di uno spazio represso” di Franco Mazzucchelli, presente nuovamente con i suoi “gonfiabili”, animati dal “movimento dinamico liberatorio” del ritmo naturale del gioco. Mentre alla Fonte di Docciola riemergerà la fortemente plastica “segnaletica emozionale”, oltre “l’incombenza e il dilagare del fenomeno metropolitano”, di Francesco Somaini. Mauro Staccioli  sarà presente con le installazioni permanenti sul territorio della personale Luoghi d’Esperienza (2009), ma anche con un’opera storica presso la Badia Camaldolese, verso cui, nella giornata inaugurale, un bus navetta condurrà il pubblico nel tracciato dell’itinerario ai luoghi di Volterra 73, ed al Museo Consortini.

Riassuntiva della manifestazione del 1973, è soprattutto la documentazione presente al Teatro Persio Flacco: preziose e rare documentazioni filmiche e televisive (RAI), e in particolare fotografie. Insieme ad opere del tempo, e studi e disegni preparatori, di protagonisti di Volterra 73 (da di Nicola Carrino a Ennio Tamburi, a di Nino Giammarco).

Nella sede della Findazione nelle sale Leonardo, saranno riproposte alcune sculture di Mino Trafeli relative a Volterra 73 insieme ad alcune sue “videosculture” degli anni Settanta-Ottanta, e disegni dei Duemila. Un programma video offrirà una intensissima intervista-dialogo di Trafeli con Crispolti.

L’intera operazione sarà documentata in un cospicuo catalogo (pubblicato nel corso della manifestazione da De Luca Editori d’arte, Roma), vero e proprio dossier relativo sia ai precedenti diretti, che alle componenti di Volterra 73, appunto come prospettiva di “memoria”, sia ai maggiori eventi in connessione invece di “prospezione” futura.