Cronaca

Il patto delle città etrusche siglato a Chiusi

Dopo oltre 2mila anni le dodici città etrusche tornano insieme per candidarsi unitariamente a Patrimonio dell'Unesco

E' stato siglato a Chiusi il protocollo di intesa tra le città etrusche che intorno al 750 a.C. hanno fatto parte dell’accordo denominato di “Dodecapoli”, ovvero dodici città. Un 'patto', quello attuale, che arriva dopo oltre 2500 anni, tra le città di Arezzo, Castiglione della Pescaia, Cerveteri, Chiusi, Cortona, Formello, Grosseto, Montalto di Castro, Perugia, Piombino, Tarquinia e Volterra.
I Comuni, uniti da caratteristiche sociali ed economiche simili, hanno avviato il percorso per la richiesta di iscrizione delle città etrusche al patrimonio dell’Unesco, elaborando un progetto di candidatura unitaria che "superi il concetto del monumento o del singolo sito, ma si orienti verso la ricostruzione del sistema delle città-stato, valorizzando non solo le caratteristiche artistiche dei singoli siti, ma i valori comuni che le uniscono”.
Il progetto, che comprende quindi tre Regioni: Toscana, Umbria e Lazio, ha un comitato scientifico che supporterà la candidatura Unesco presieduto dal professor Mario Torelli dell’università di Perugia.
A coordinare l’iniziativa il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli, l’assessore al sistema Chiusipromozione Chiara Lanari, l’assessore Giovanni Tarantini del Comune di Perugia, capofila del progetto, insieme ai rappresentati istituzionali degli altri Comuni aderenti al progetto. Per Volterra presente il sindaco Marco Buselli.