Cultura

Pigne e pinoli, amuleti degli etruschi

Tra gli elementi naturali considerati benaugurali dall’antico popolo anche i "frutti ovali" dei pini che, proprio per la loro forma simile a quella di un uovo, erano ritenuti sacri

Rispettosi del volere divino e legati a un profondo misticismo, gli etruschi individuavano nella natura numerosi elementi sacri. Animali, alberi e frutti si distinguevano in "positivi" e "negativi", ovvero, in grado di portare fortuna o di racchiudere in sé presagi funesti. Appartenenti al primo gruppo, anche le pigne, che, grazie alla loro forma ovale, erano considerate benaugurali. L'uovo, infatti, nella simbologia esoterica dei Rasenna, era un vero e proprio talismano, il cui potere benefico si rifletteva anche sui "frutti" del pino. I prodotti dell'albero sempreverde sono, fin dai tempi più antichi, strettamente connessi alla tradizione magica: gli aghi per tenere lontani i demoni, la resina per allontanare i malefìci e le pigne utilizzate durante i riti propiziatori. Una visione del mondo, quella degli etruschi, poliedrica e attenta alle sfumature che ha condizionato numerosi settori dell'attività umana, dall'artigianato all'erboristeria alla cucina.