Cultura

Poesie dal carcere

Successo per l'incontro sulle opere del detenuto accusato di omicidio. Tramite la poesia è riuscito a creare "un ponte tra carcere e mondo"

Le poesie di Aral Gabriele, detenuto presso il carcere di Volterra con l’accusa di aver ucciso nel 2002 i genitori, sono state al centro dell'iniziativa, Il giardino nascosto, che si è svolta sabato 19 settembre nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo dei Priori.

Nei lunghi anni di prigionia, per il carcerato, divenuto poeta, l’arte, la poesia sono stati un modo per ritrovare una ragione di vita, per creare un ponte tra il luogo di detenzione e il mondo.  

Aral Gabiele ha già pubblicato il libro Dove nessuno posava lo sguardo, ha ricevuto moltissimi premi e anche la critica si è accorta di lui.

Nel corso della serata promossa dall'Asp Santa Chiara, i relatori, oltre a soffermarsi sull’importanza della creatività per esprimere se stessi, per dare voce ai sentimenti, hanno posto l’attenzione sul valore oggettivo dei componimenti: complessità della forma, rapporto colto e profondo con la tradizione poetica contemporanea, linguaggio raffinato e preciso, aperto all’uso delle forme retoriche proprie della tradizione classica.

La grande partecipazione di pubblico all’evento, l’interesse mostrato, l’accoglienza commossa della lucida analisi di se stesso e del proprio lavoro che Aral alla fine ha espresso, hanno dimostrato, non solo la sensibilità civile della città di Volterra, ma anche l’interesse nei confronti dell’esperimento condotto, grazie alla lungimiranza della direzione del carcere.

All’evento sono intervenuti Fabrizio Calastri, Direttore ASP Santa Chiara; Marco Buselli, Sindaco di Volterra; Maria Grazia Giampiccolo, Direttrice Casa di reclusione Volterra; Francesca Tanzini, Assessore alle Politiche Sociali; Renato Bacci, professore di lettere classiche; Daniele Luti, Critico Letterario; Roberto Veracini, Critico Letterario. Le poesie scelte per la lettura sono state interpretate da Lorenzo Taccini e accompagnate musicalmente da David Dainelli.