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L'agnello pomarancino è Slow Food

Il prodotto del Consorzio ha ottenuto il bollino che ne certifica la qualità. Il Comune organizza un evento per festeggiare il traguardo

Uno dei prodotti tipici della Val di Cecina ha ottenuto l'importante certificato Slow Food, l'organismo che tutela biodiversità alimentare, ne attesta la qualità e ne protegge le caratteristiche con un presidio. "Dal 2006 gli allevatori della Val di Cecina hanno fondato il Consorzio Agnello Pomarancino per tutelare la razza e valorizzarne il prodotto principale, la carne - si legge sul sito della Fondazione. - Le regole di allevamento rispettano la tradizione e la sostenibilità: l'agnello, in particolare, deve essere alimentato con latte materno fino alla macellazione".

Il bollino Slow Food è un traguardo che il Comune di Pomarance ha deciso di festeggiare insieme ai produttori, con un evento fissato al 17 aprile 2016: "Ci sarà uno show cooking con una dimostrazione dal vivo dei cuochi dell'alleanza Slow Food - spiega la consigliera con delega all'agricoltura Monica Antoni - molti dettagli devono ancora essere definiti, ma la domenica faremo anche un pranzo, coinvolgendo le realtà locali protagoniste del percorso che ha portato alla certificazione".

L'agnello pomarancino è prodotto dall'omonimo Consorzio, costituito da 15 aziende. L'area di produzione comprende i Comuni di Pomarance, Volterra, Montecatini Val di Cecina, Castelnuovo Val di Cecina, Terricciola, Serrazzano, Villamagna, Lustignano, Libbiano Pomarance in provincia di Pisa e i comuni adiacenti delle province limitrofe di Livorno e Firenze, ovvero i comuni di Campiglia Marittima e Pontassieve.

"Deve seguire la madre al pascolo e la sua dieta a base di latte può essere integrata soltanto con gli stessi alimenti della madre. - si legge ancora nel sito di Slow Food - Nel ciclo di vita delle pecore e degli agnelli è vietato l'uso di materie prime geneticamente modificate o di derivati da ogm.  Il Presidio sostiene l'attività di questi allevatori per far conoscere questa razza e incoraggiare la ripresa del suo allevamento: la pomarancina oggi conta 800 capi in selezione, ma affinché sia fuori pericolo, questo numero deve crescere ancora".

Il presidio è sostenuto dal Comune di Pomarance e dal Cosvig, il Consorzio energie rinnovabili