Con reti e richiami illegali catturavano uccelli nei pressi della riserva naturale di Monterufoli.
L'impianto di uccellagione è stato scoperto e smantellato dai carabinieri forestali del Nipaaf di Pisa. Era stato allestito con reti sorrette da pali in metallo alti 4 metri e mezzo, in una zona impossibile da raggiungere con mezzi motorizzati senza essere visti dai bracconieri.
I carabinieri forestali hanno quindi raggiunto la zona percorrendo alcuni chilometri a piedi e calandosi dal fianco del monte retrostante all’interno della fitta vegetazione. Quindi si sono appostati.
Pochi minuti dopo tre uomini hanno raggiunto l’impianto illegale per prelevare i volatili rimasti intrappolati nelle reti. Un pettirosso è stato subito liberato mentre un regolo purtroppo era già morto. L’intero impianto è stato demolito e sequestrato insieme a due tordi sasselli utilizzati come richiami e ai richiami elettroacustici illegali.
I tre bracconieri sono stati denunciati per uccellagione, maltrattamento ed uccisione di animali.