Politica

"Sindaca, esca dal suo eremo"

Il gruppo di Democrazia civica replica ancora alla sindaca sulla gestione della pandemia: "Mancanza di controlli, si tollerano comportamenti errati"

Il palazzo comunale di Pomarance (foto di repertorio)

Sembra non placarsi il botta e risposta tra la maggioranza e la sindaca Ilaria Bacci e il gruppo consiliare di Democrazia civica. Dopo la replica dell'amministrazione, infatti, i consiglieri di opposizione appartenenti alla lista si fanno nuovamente avanti, rivolgendosi direttamente a Bacci.

"Lei ci ha definiti populisti e demagoghi. Ebbene, pensiamo che in proposito abbia fatto confusione tra populismo e garantismo, perché il gruppo di Democrazia civica si proponeva di garantire quella maggioranza di oltre l’87% dei cittadini che, correttamente e civilmente, si sono attenuti alle disposizioni governative e regionali, vaccinandosi, usando mezzi di protezione e rispettando il distanziamento - hanno detto - con l’interrogazione intendevamo invece portare rispetto e tutela a quei cittadini che hanno dato e continuano a dare il proprio contributo, al di là di ogni egoismo personale".

"Quanto alla demagogia, ci sembra che lei e diversi suoi collaboratori abbiate preso un altro abbaglio, perché demagoghi semmai sono coloro che non prendono nessuna decisione per non perdere consensi e potere - hanno proseguito - ci permetta di dire, anzi, che il comportamento tenuto dalla sua amministrazione rientra esattamente in tale casistica se è vero che, per ragioni del tutto pretestuose, poi contraddette dai decreti successivi governativi, non si è voluto decidere di fare indossare le mascherine all’aperto, quando era chiaro che si andava verso una gravissima espansione di contagi nel nostro Comune"

"Ci domandiamo poi su quali evidenze scientifiche possa aver potuto dichiarare in Consiglio comunale che il non prendere decisioni di maggior rigore nel contrastare l’epidemia fosse giustificato dal fatto che questa, nel nostro Comune, ha assunto il decorso di una normale influenza - hanno aggiunto - altro ci sarebbe da dire sulla quasi assoluta mancanza dei controlli previsti dalla legge sull’obbligo del Green pass e delle mascherine all'aperto, che la sua amministrazione sta di fatto apertamente tollerando".

"Può davvero un sindaco svolgere pienamente il suo ruolo in momenti così critici avendo come principale priorità quella di evitare qualsiasi contrasto personale e politico verso la cittadinanza che rappresenta, soprattutto con quella parte che sistematicamente non sta rispettando le regole? - hanno concluso - non ci permettiamo certo di darle consigli, ma solo un piccolo suggerimento: esca dal suo eremo, vada tra la gente e ascolti anche quella che fa meno opinione. Potrà farsi un'idea più precisa e più efficace su come affrontare i problemi".