Cultura

Quando i cappelli erano Made in Volterra

Nell’’800, quattro fabbriche della città producevano circa 4000 manufatti all’anno. Nel settore lavoravano una ventina di persone

Tipico cappello delle contadine volterrane (terracotta di Orzalesi)

Appariscenti e stravaganti o sobri e classici. Il mondo dei cappelli è estremamente eterogeneo per colori, modelli e tessuti. Protagonista indiscusso della moda ottocentesca trovò una vasta diffusione in Italia. Il Bel Paese divenne, infatti, sede di numerose e prestigiose aziende. Anche Volterra ebbe il suo centro di produzione. Nel XIX secolo, infatti, furono quattro le fabbriche del settore: Conti Vincenzo, Frati Pellegrino, Mariani Sebastiano e Bacci Antonio

Le imprese, dove lavoravano una ventina di persone, producevano circa 4000 cappelli all’anno. Le manifatture, create secondo i metodi tradizionali, erano competitive sul piano estetico e della qualità.

Le ditte volterrane rimasero aperte fino agli anni ‘30 del ‘900, periodo in cui fabbricavano, però, prevalentemente i tipici copricapo indossati dalle contadine.

Il livello raggiunto in questo settore dimostra come la creatività e le abilità artigianali non fossero limitate soltanto alla lavorazione dell’alabastro, realtà centrale dell’economia, ma coinvolgessero altri comparti del tessuto produttivo.