Cronaca

Riaprirà in tempi brevi la strada delle Valli del Pavone

E' necessario ripristinare al più presto sulla via provinciale il traffico dei mezzi pesanti in direzione Larderello

La strada provinciale delle Valli del Pavone, chiusa per frana dal 3 marzo scorso, potrebbe riaprire tra circa tre settimane. E' quanto emerge dopo un incontro che si è svolto nei giorni scorsi ed al quale hanno partecipato i Comuni di Castelnuovo e Radicondoli e la Provincia di Siena, competente per quel tratto stradale.
I lavori urgenti dovrebbero permettere di riaprire parzialmente la strada provinciale 35, probabilmente su una sola corsia a monte e per il solo traffico leggero, su fondo sterrato in un primo momento. Poi proseguiranno i lavori per il ripristino definitivo del tratto.
I rilevi geologici effettuati dai tecnici in queste settimane hanno evidenziato che si tratta di una frana molto estesa, che parte a monte e arriva fino al fiume Pavone. Sembra che la frana si stia ancora muovendo.
La provinciale, lo ricordiamo, collega Castelnuovo Val di Cecina con Siena; il tratto interessato dalla frana è a circa 6 chilometri dal paese, nel territorio del Comune di Radicondoli. La strada è stata chiusa a causa della presenza di un grosso avvallamento nell'asfalto, ma è una via determinate non solo perché collega Castelnuovo con la frazione di Montecastelli e con il senese, ma anche perché è utilizzata per il traffico dei mezzi pesanti per le centrali geotermiche, in particolare per quella sperimentale di Sesta, proprio in prossimità della frana, ed in direzione degli stabilimenti industriali di Larderello. L'altra via per raggiungere Larderello, infatti, la provinciale numero 27 che attraversa San Dalmazio, è interdetta al traffico dei mezzi pesanti, a causa del Ponte sul Pavone che non può sopportare un carico superiore alle 12 tonnellate. In questi giorni, da quando è chiusa la via Valli del Pavone, numerosi cittadini hanno spesso incontrato autoarticolati che transitavano per le curve strette di San Dalmazio e sul Ponte del Pavone.
Anche per questi motivi dovrebbe essere siglato nei prossimi giorni un protocollo d'intesa tra Enel, Provincia e Comuni interessati, per definire i lavori necessari alla riapertura della provinciale e le risorse economiche necessarie, probabilmente messe in campo in gran parte dei Comuni.