Cultura

Stendhal innamorato a Volterra

Il celebre scrittore francese in più di un'occasione fece visita a una nobildonna nella città etrusca. Le prove nel corridoio di un liceo cittadino

Nella bacheca

Tra il 1817 e il 1819 Marie-Henri Beyle, meglio conosciuto come Stendhal, fu molte volte a Volterra, non solo per la bellezza del luogo, ma anche, e soprattutto, per questioni di cuore. Era, infatti, innamorato della dell’affascinante dama Metilde Viscontini Dembowski che, però, non ricambiò mai il suo sentimento.

La giovane donna milanese, indipendente e progressista, si recava molto spesso nella città etrusca per trovare i suoi due figli che erano allievi del Collegio Convitto di San Michele, famoso luogo di studio e di formazione gestito dagli Scolopi. Nel corridoio dell’attuale Istituto Tecnico Commerciale Niccolini si trova, infatti, nella bacheca che raccoglie tutti i nomi degli studenti interni al collegio, anche quello di suo figlio maggiore.

Dalle note del tempo emerge un’immagine un po’ inconsueta dello scrittore che cercava disperatamente di incontrare, nei luoghi vicini a San Michele, la sua amata, spesso accompagnata nelle sue passeggiate da un nobile locale, amico dello stesso Stendhal. Volterra fu dunque il palcoscenico di questa passione a senso unico e di quei tormenti amorosi di cui l’autore del Rosso e il nero e della Certosa di Parma dimostra di essere un grande esperto. La vicenda, non a caso, ha incuriosito due intellettuali fortemente legati alla città: Carlo Cassola e Silvano Bertini che hanno parlato di questa storia nei loro scritti.