Cronaca

E' tornato al suo posto l'anello di Staccioli

"Non è stato semplice, in questi mesi - scrive Sergio Borghesi - risolvere il problema del riposizionamento dopo i danni che la scultura aveva subito a causa della tromba d’ aria del luglio 2013"

"Finalmente la scultura di Mauro Staccioli, l’ Anello di San Martino, ritorna al suo posto ad incorniciare il paesaggio attorno Volterra. Ci sono voluti molti mesi per ricollocarla nel luogo individuato dall’artista nel 2005". Così Sergio Borghesi, artista volterrano e amico di Staccioli annuncia che l'opera è in questi giorni tornata al suo posto sulle colline volterrane.

"Non è stato semplice, in questi mesi - scrive Borghesi - risolvere il problema del riposizionamento dopo i danni che la scultura aveva subito a causa della tromba d’ aria del luglio 2013, perché anche se il restauro e consolidamento potevano essere semplici c’ erano una molteplicità di difficoltà burocratiche che dovevano essere risolte".
Borghesi ringrazia "tutte quelle persone che in questi mesi mi hanno scritto, telefonato e sono intervenute sul Web invitandomi a rimettere in piedi l’ Anello: la mia determinazione nel farlo è stata totale ma non sarebbe stata possibile senza la disponibilità di Antonella e Anna Luppi proprietarie del terreno". "Un altro grazie - aggiunge - lo devo a Leonardo Socchi che da sempre ha voluto che la scultura di Mauro Staccioli rimanesse lì dove il maestro l’ aveva pensata; ad Andrea Alibrandi, gallerista, a Lilia Silvi assessore alla cultura del Comune di Volterra che si è adoperata affinché tutte le sculture di Staccioli potessero essere inserite in un parco artistico Regionale ed ha contribuito con un finanziamento alla manutenzione e promozione delle opere". Ringraziamenti anche "alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, al suo Presidente Augusto Mugellini che in tutti questi anni ci hanno supportato e reso possibile i progetti di Arte contemporanea promossi da FotoimmagineGenerazioni in Arte- Volterra". 
Borghesi ringrazia poi "Nello Trinciarelli per la sua abilità e scrupolosità operativa nel restauro e consolidamento dell’opera e Vincenzo Palazzolo e a Giovanni Del Colombo che con la loro disponibilità hanno reso possibile l’inizio e il completamento di tutto quanto".
"Volterra - conclude Borghesi - avrà di nuovo quel 'segno rosso' che continuerà a distinguerla, un segno di contemporaneità e di un valore aggiunto al nostro importante patrimonio storico e artistico".