Cronaca

Minacce continue agli assistenti sociali

La denuncia dei sindacati riguarda gli operatori dell'Asl 5, costretti a subire ogni giorno angherie all'interno e al di fuori dell'ambito lavorativo

Minacce, aggressione e tentativi di sequestro del personale. Gli assistenti sociali di Pisa vivono come se fossero agli arresti domiciliari per le continue pressioni che subiscono dagli utenti sia sul posto di lavoro sia fuori. Questa, secondo la pesante denuncia dei sindacati, la situazione che devono sopportare ogni giorno gli operatori dell'Asl 5. Nel mese di agosto, si sottolinea, sono stati segnalati due casi gravi alla direzione dell'Asl 5: un utente ha minacciato di morte un responsabile del servizio, tenendo nel frattempo sequestrato tutto il personale negli uffici.

In un'altra occasione un assistente sociale ha subìto addirittura un'aggressione, con ferite giudicate in venti giorni.

I sindacati di categoria affermano di aver più volte denunciato la gravità della situazione e di aver cercato di coinvolgere, oltre al datore di lavoro - la  Asl 5 - anche altri soggetti istituzionali come società della salute, amministrazioni comunali, cooperative e forze dell'ordine.

Ma finora, si sottolinea, nessuna azione concreta è stata intrapresa.