Cultura

L'inesauribile voglia di cultura dei volterrani

In un articolo del 1955, viene evidenziata la necessità di creare un punto di ritrovo per i cittadini per svolgere attività culturali

Mostre fotografiche, premi letterari, spettacoli teatrali ed esposizioni di opere d’arte. Il clima culturale a Volterra è fervido ed eterogeneo. Interessi trasversali che hanno da sempre contraddistinto gli abitanti del Colle.

In un articolo del 1955, pubblicato su La voce della Nuova Etruria, infatti, viene evidenziata la necessità di creare un circolo culturale che possa promuovere eventi e soddisfare le curiosità degli abitanti.

“Noi riteniamo possibile la costituzione di un Circolo Culturale nella nostra città, perché essa offre garanzie più che sufficienti per svolgere intensa attività per interessare larghi strati di cittadini senza distinzione di correnti politiche o di classe.”

Questa prospettiva trova la sua giustificazione nella chiusura, che in quel periodo si verificò, di diverse associazioni culturali come l’Università popolare, il Cine Club e il Circolo Artistico Volterrano che, scomparendo, avevano lasciato un vuoto intellettuale. Lasciar impoverire senza alternative il dibattito e il confronto avrebbe presupposto un ritorno nella monotonia che si era verificata durante gli anni bui della seconda guerra mondiale.