Cultura

​Festival Teatro Romano, i giorni decisivi

Il direttore Simone Migliorini ha spiegato la situazione: “Il crowfunding ha prodotto risultati indiretti, qualcosa si è mosso ma ancora non basta"

Un Festival stimato e apprezzato a ogni latitudine e che, per precisa scelta del suo fondatore Simone Migliorini, non riceve nessun contributo pubblico.

L'indipendenza del Festival internazionale del Teatro Romano è uno dei punti cardine dell'evento. Da qualche settimana Migliorini ha lanciato un appello per salvare l'iniziativa che di solito si tiene tra luglio e agosto. Non ci sono soldi per realizzarlo, per questo è stato indetto un crowfunding, una raccolta: "Non ha prodotto grossi risultati - ha spiegato Migliorini - ma devo dire che è stato fatto molto velocemente senza troppa preparazione. Tuttavia qualcosa si è mosso e siamo riusciti ad avere aiuti indiretti".

Persone incontrate per strada che, portafoglio alla mano, hanno donato quanto possibile, chi 50, chi 20, chi 10 euro: "Gente che non conoscevo mi ha mostrato vicinanza, è una cosa che fa piacere e un aiuto concreto - ha continuato il direttore del Festival - poi ci sono state varie aziende che ci stanno dando una mano e la famiglia dei Lelio che ha fatto una donazione".

Il malato non è ancora guarito: "Siamo a metà dell'opera - ha chiosato - incontrerò a breve un'altra azienda che potrebbe darci una mano. Direi che il destino del Festival si deciderà nei prossimi dieci giorni. Oltre agli spettacoli sono a rischio anche i premi Ombra della sera".

Il Festival indipendente del Teatro Romano vive quindi i giorni decisivi e nelle prossime settimane si saprà se un ipotetico sipario si alzerà di nuovo o se l'estate 2016 segnerà una battuta d'arresto.