Cultura

Gli Etruschi, così moderni e così sottovalutati

L’antico popolo, malgrado abbia avuto un ruolo centrale nella storia del mondo occidentale, è stato dimenticato

L’alone di mistero che avvolge gli Etruschi sembra aver coinvolto anche la loro notorietà. A differenza dei greci e dei romani, infatti, sono rimasti oscurati dalla storia. In secondo piano rispetto ai grandi rivali del mondo classico, i Rasenna ricoprirono, però, un ruolo centrale per la creazione della società occidentale.

Elementi, questi, studiati e analizzati dal giornalista e scrittore tedesco, Werner Keller che, nel suo libro La civiltà etrusca, sottolinea come “Non v'è popolo europeo che sia stato maltrattato quanto gli etruschi; non c'è popolo, la cui identità sia stata così sistematicamente distrutta. Quasi come se la posterità si sia ripromessa di spegnere ogni traccia del ricordo di una nazione che un tempo scrisse, con la sua azione pionieristica, il primo grande capitolo della storia dell'occidente.”

Oblio che, forse, è anche dovuto al fatto che l’antico popolo, egemone per lungo tempo nell’Italia centrale sia militarmente sia culturalmente, decise, di fronte alla potenza inarrestabile di Roma, di latinizzarsi. Fu acquisita la loro lingua, fu cercata l’integrazione nella nuova società anche se fu mantenuto il ricordo e l’orgoglio delle proprie origini. Rimasero, quindi, etruschi nell’animo e divennero cittadini romani nella vita di tutti i giorni.

Inoltre, la loro identità fu rispettata dai vincitori che ne ereditarono stile, interessi e, soprattutto, circondarono di grandi attenzioni i loro temuti sacerdoti.