Cultura

Il gallo cedrone creatore di pietre

Secondo le credenze degli etruschi dalla saliva magica degli urogalli avevano origine gemme preziose e serpentelli

Legati alla sfera ambientale e all’universo faunistico, gli Etruschi prestavano attenzione a fenomeni e manifestazioni naturali che per loro erano espressione della presenza divina. Così, tra magia e sacralità, gli animali ricoprivano un ruolo di primo piano nel loro immaginario. Tra questi anche il gallo cedrone che, secondo le credenze dei Rasenna, aveva il potere di generare, con la propria saliva, pietre preziose e serpentelli. Prodigio che rendeva gli urogalli oggetto di interesse e di rispetto. Il culto per questo animale è connesso anche alla sua particolare bellezza dovuta alle piume, una vera e propria tavolozza di colori. L’antico popolo, infatti, era affascinato da tutto ciò che apparteneva alla sfera estetica interpretata come il segno della benevolenza degli dei.