Cultura

Il liceo e l'Accademia ricordano Pescetti

Nel sessantesimo della sua morte, sabato scorso si è tenuta una mattinata di approfondimento sulla figura del celebre professore

Luigi Pescetti

Si è svolta sabato scorso una mattinata di di approfondimento e di riflessione sulla figura del professore Luigi Pescetti, a sessant'anni dalla sua morte avvenuta nel 1957. L'iniziativa è stata promossa dall'Accademia dei Sepolti in collaborazione con l’istituto Carducci.

Nato a Roma nel 1894 dal fiorentino Giovanni Pescetti e dalla volterrana Albina Pandolfini, nel 1920 giunse a Volterra come docente di lettere nel nostro Liceo Classico. In considerazione della straordinario impegno profuso nell’insegnamento, nel 1921 venne ascritto tra i Soci Ordinari dell’Accademia dei Sepolti. Desideroso di promuovere un proficuo confronto tra le varie ricerche di carattere volterrano, propose alla nostra Accademia di raccogliere tutti quei lavori “condotti con serietà d’intento e rigore scientifico, che potessero servire, sotto qualsiasi aspetto, ad illustrazione e decoro della Città di Volterra e del suo territorio”. Nacque così nel 1924, per merito suo, la nostra Rassegna Volterrana, di cui egli assunse la direzione per i primi due anni. Successivamente, pur trasferitosi fuori Volterra in sedi diverse, continuò sempre a seguire da vicino le vicende della città. Ben presto iniziò a lavorare ad “Storia di Volterra” cercando di coniugare la ricerca della verità dei fatti con uno stile letterario piacevole e discorsivo. L’opera, però, per motivi finanziari, vide la luce solo dopo la sua morte. Attivo su molte riviste e giornali relativi a Volterra con importanti contributi, nel 1943 pubblicò a Milano, per i tipi di Mondadori, il celebre volume “D’Annunzio e Volterra”.

L'iniziativa si è svolta al Centro Studi della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra.

Gli studenti dell’istituto Carducci, sotto la guida del prof. Emiliano Raspi, hanno presentato vita e opere di Pescetti. L'avvocato Alessandra Capecchi, ospite dell’Accademia dei Sepolti, ha fatto un intervento sul tema “Luigi Pescetti, Accademico Sepolto… e non solo”. A seguire, la professoressa Francesca Florimbii dell’Università di Bologna ha portato il suo qualificato contributo sull’attività di Pescetti come critico letterario e filologo, soprattutto per gli studi su Pascoli e Carducci. Infine, un ricordo a nome della famiglia Pescetti è stato affidato alla nipote Clio. Gli interventi sono stati accompagnati dalla lettura di alcuni brani delle più famose opere di Pescetti da parte di Simone Migliorini e Stefano Volpe. Nel corso della commemorazione sono stati esposti preziosi volumi e manoscritti appartenuti a Luigi Pescetti.