Cultura

La Madonna nascosta nel roveto

Un contadino, insospettito dallo strano comportamento della giumenta, trovò un dipinto mariano denominato oggi Madonna del Cavallaro

La Madonna del Cavalloro

Nel XVII secolo, nei dintorni di Volterra, un contadino fu colpito dallo strano comportamento della sua giumenta. L’animale, infatti, ogni volta che si trovava a passare davanti a un folto roveto, si bloccava e si genufletteva. L’uomo, così, decise di verificare che cosa potesse nascondersi tra gli sterpi. Dopo aver liberato il margine della strada, trovò i resti di un’antica cappella dentro la quale era custodita un’immagine sacra, un tempo oggetto di devozione popolare. Secondo la leggenda, l’opera (denominata oggi La Madonna del Cavallaro) fu poi recuperata e collocata nella vicina chiesa di Sant’Alessandro, dove ancora si trova.

Questa storia, legata alla tradizione orale, fa parte della cultura contadina. Sono, infatti, ricorrenti vicende basate su ritrovamenti sacrali e fortuiti e sui segnali che le divinità avrebbero espresso per indicare la propria presenza. Questo patrimonio leggendario è stato studiato attentamente dai letterati dell’Ottocento e del Novecento, perché racconta e testimonia l’identità della nazione.