Cultura

La movida corre nei sotterranei della città

Negli anni ’50-’60 erano numerosi i locali ricavati sotto gli antichi palazzi del centro. Alcuni luoghi esistono tutt'oggi

Finestra della Brigata Artistica Volterrana

Come la Parigi del secondo dopoguerra, anche a Volterra, a partire dagli anni ‘50, molti giovani amavano ritrovarsi, per ascoltare la musica, ballare e bere in compagnia, in locali ricavati da vecchie cantine o magazzini sotterranei. Infatti, molti palazzi che si trovano all’interno della cinta muraria avevano cantine e gallerie, alcune delle quali si sviluppavano fino quasi ad arrivare nel cuore del centro storico. In questi ambienti, dal carattere dedalico, simili al caveau delle banche immaginate dal cinema americano, si sognava, si viaggiava al ritmo della musica di gruppi locali o di giradischi che rappresentavano la modernità del tempo.

Nelle stanze, a volte poco areate e soffocate dal fumo di sigaretta, nascevano anche le prime simpatie e i grandi amori. Tra questi locali, i più noti erano Le catacombe in via dei Sarti, La casa dello studente in via Guidi e la BAV (Brigata Artistica Volterrana) in via S.Lino nata attorno ad appassionati di teatro e attori che portavano sulle scene opere vernacolari e testi classici tra cui Pirandello.