Cultura

La ricotta e gli altri formaggi etruschi

Freschi o stagionati, grattugiati o a mangiati a pezzetti. I Rasenna preparavano prodotti caseari, introducendo l’utilizzo di cagli vegetali

Innovatori in numerose discipline, gli Etruschi introdussero novità anche in campo gastronomico e, in particolare, nell’arte casearia. Amanti dei formaggi, sperimentarono con successo l’utilizzo di cagli vegetali come ad esempio i carciofi, il fiore di cardo o il latte di fico.

La produzione delle diverse tipologie di cacio, oltre a essere estremamente varia sia per consistenza sia per maturazione, era anche molto simile a quella attuale. Ritrovamenti archeologici e documentazione storiografica testimoniano, infatti, che, tra gli alimenti freschi, spiccava la ricotta, mentre, tra quelli stagionati, il corrispondente del più moderno pecorino. Ad assottigliare il gap cronologico, aumentando i punti di contatto, contribuisce la presenza, tra i reperti, di una grattugia che ci suggerisce come l’antico popolo amasse mangiare le scaglie di formaggio sopra zuppe di farro e piatti a base di altri cereali.