Cultura

L’alabastro nelle ville hollywoodiane

Negli anni '30 Alessandro Gabellieri lasciò il colle natio per dedicarsi all’export delle sculture che ancora oggi continuano a conquistare le star

Hollywood, nell’immaginario collettivo, non è solo la mecca del cinema, è il luogo dove trionfano le ville dei divi, quasi fosse un’antologia delle arditezza architettoniche concepite per stupire, per stabilire la linea di demarcazione tra eccezionalità e normalità del vivere.

Ogni dimora ha il suo stile che sottolinea la personalità dei grandi attori, registi e sceneggiatori. Immaginata come spettacolo fiabesco dal pubblico statunitense ed europeo, grazie a una moderna e avveniristica operazione di marketing.

Negli anni ‘30, elemento di arredo ambito e ricercato era proprio l’alabastro che, elegante e pregiato, era richiesto da attori e dai multimilionari californiani. La pietra trasparente e raffinata veniva scelta per conferire agli ambienti un tratto antico e, contemporaneamente, moderno. La sua dimensione diafana sembrava incarnare l’essenza stessa della luce cinematografica.

A testimoniare il successo statunitense delle opere volterrane, il commerciante Alessandro Gabellieri che, lasciato il colle natio, si era dedicato all’export delle sculture alabastrine realizzate dagli artigiani della sua città.