Cronaca

"Le donne sono in balia dei violenti"

Continua l'odissea di Rosalba Esposito, minacciata dal vicino. La donna abita a Villamagna. Nella notte, un altro episodio. "Basta, ce ne andiamo"

La casa dopo i vandalismi

E' notte. Rosalba Esposito sente un rumore. Spegne il ventilatore. Quando si affaccia alla finestra, vede la terrazza devastata: vasi rovesciati, ringhiera divelta, paletti di legno lanciati ovunque. E' l'ennesimo capitolo di una situazione che si protrae da oltre un anno e che la vede fare i conti in maniera quasi quotidiana con il vicino di casa, un uomo già noto alle autorità locali.

A dicembre, Rosalba, che vive con la figlia a Villamagna in una casa popolare, si era rivolta al nostro giornale per rendere di pubblico dominio la sua paura, nella speranza che qualcuno potesse intervenire in maniera risolutiva e scongiurare il pericolo. Ma l'assessore alle politiche sociali Francesca Tanzini aveva dichiarato che, nonostante gli sforzi per tenere sotto controllo l'individuo, non c'erano i presupposti per un allontanamento forzato: "Le condizioni - aveva dichiarato Tanzini - non sono tali da giustificare uno sfratto".

Ieri notte, ancora un'esplosione di violenza. Le ragioni dei vandalismi ("Spesso seguiti o preceduti da minacce" dice Rosalba) si perdono indietro nel tempo. Per Rosalba, si tratta di gesti immotivati e gratuiti: "Più di una volta l'hanno arrestato - racconta la donna - il 25 maggio, verso mezzanotte, c'è stato un incendio doloso e la mia macchia è stata carbonizzata".

Sono fioccate le denunce: "Il mio avvocato ha fatto un esposto in procura per allontanare questo personaggio. In un anno e mezzo non abbiamo risolto nulla. Le ultime denunce in tribunale a Pisa sono state classificate come stalking. Mi dicono che vanno accumulate, ma ora sono stanca".

"La settimana scorsa - prosegue Rosalba - ha minacciato mia figlia di voler ripetere l'operazione con la nuova macchina. Stamattina ha colpito la zanzariera con una spranga. Le istituzioni e le autorità si riempiono la bocca dicendo che le donne devono denunciare, ma qui non succede nulla. Ho fatto richiesta di spostarmi dall'alloggio. Abbiamo una pagina A4 di denunce. Questa è una persona che deve essere assistita: il problema non sarà risolto una volta che ce ne saremo andate".

Rosalba aveva inizialmente rifiutato la soluzione di abbandonare la casa dove ha vissuto per 12 anni. "Il nuovo appartamento dovrò pagarlo a mie spese. Mi sposterò fra un mese. E' dal 2005 che abito qua, ho investito molto ma non vedo altre soluzioni. Abbiamo paura. La cosa peggiore è che ci sentiamo assolutamente in balia di quest'uomo, prive di ogni tutela. E' una stupidaggine ripetere che le donne devono denunciare i loro aggressori: quando lo fanno, non cambia nulla".