Cultura

Le lettere del manicomio sono uno spettacolo

Massimiliano Del Testa partecipa a un concorso artistico con un progetto tratto dalle corrispondenze degli internati. Ecco come votarlo

Il manicomio di Volterra (foto da Facebook)

Lui si chiama Massimiliano Del Testa e a Volterra gli fanno il tifo in molti. Sul colle etrusco è nato e cresciuto, ma vive in provincia di Siena. E' un appassionato d'arte e ha fondato un progetto che sposa diverse forme espressive per raccontare le storie dei malati psichiatrici internati nel manicomio volterrano. Un progetto adesso in gara nel concorso #faigirarelacultura.

L'iniziativa di Massimiliano si chiama Around Movement Project e nasce con l'intento e di creare dei "Progetti-contenitori che amalgamino il teatro, la danza, la ricerca di suoni per giungere alla contaminazione tra cultura teatrale e avanguardia delle nuove tecnologie".

Massimiliano e i suoi colleghi parteciperanno con uno spettacolo intitolato Viva dentro e ispirato dai reclusi del manicomio volterrano. Il concorso è indirizzato ad associazioni, Ong, artisti, fotografi, compagnie di danza o teatro residenti in Svizzera o in Italia.

La performance teatrale di Massimiliano è suddivisa in 5 movimenti di teatro-danza alternati da una voce narrante: vere lettere tratte dal testo Corrispondenza negata, un libro di raccolte epistolari degli internati dell’ospedale psichiatrico di Volterra scritte ai propri cari, che l’amministrazione ospedaliera non ha mai inviato e ha invece archiviato nelle cartelle cliniche.

I progetti in gara più votati saranno premiati con un anno di promozione gratuita. Altri premi speciali potranno essere aggiudicati tra tutti i partecipanti al bando senza distinzione. Per votare basta un click sul sito del concorso. Fra chi ha votato il progetto del concittadino c'è anche l'assessore al turismo Gianni Baruffa.

"Non votate solo un progetto teatrale, ma un progetto culturale in tutto e per tutto di proprietà intellettuale di Volterra" ha scritto l'artista volterrano ringraziando l'assessore per il suo sostegno.