Cultura

Multati durante gli allarmi aerei

Nel corso della seconda guerra mondiale, molti cittadini ricevettero contravvenzioni per il mancato rispetto degli ordini impartiti

Eccesso di velocità, parcheggio in divieto di sosta o violazione della disciplina relativa alla raccolta differenziata, le multe rappresentano l’incubo di ogni automobilista e cittadino del bel paese.

Che si tratti di infrazione al Codice della Strada o al regolamento comunale, infatti, la pena pecuniaria è difficile da mandare giù. Nonostante il sapore amaro, però, gli italiani sono poco avvezzi al rispetto delle norme e, inevitabilmente, le indigeste e odiatissime contravvenzioni interrompono il sereno scorrere delle giornate. Irruzioni mal tollerate che non si arrestarono neppure durante la seconda guerra mondiale. Proprio in quel periodo, a Volterra, infatti, molti cittadini furono sanzionati per il mancato adempimento ai propri doveri.

Lo status bellico prevedeva il rispetto di precise regole disciplinari. In particolare, durante gli allarmi aerei, la popolazione avrebbe dovuto rifugiarsi nella campagna e nelle periferie distanti almeno 3 o 4 km dalla città e mantenere un ordine sparso, evitando raggruppamenti di massa. Malgrado le esortazioni, gli avvertimenti furono disattesi e alcuni abitanti distratti e recidivi si radunarono nelle piazze e nei ritrovi del centro. Trasgressione che non sfuggì allo sguardo grandangolare dell’amministrazione che provvide implacabile a recapitare l’ammenda.