Cultura

Quando gli Etruschi erano alla frutta

Mele, pere, uva, susine, melagrane, fichi e ciliegie. L’alimentazione dell’antico popolo includeva cibi tipici del territorio e importati dall’Oriente

In una puntata dei Simpson, Marge, la riflessiva mogliettina di Homer, dice che “La frutta è il dolce della natura”. Espressione che, molto probabilmente, sarebbe stata condivisa anche dagli Etruschi. Durante i loro banchetti, infatti, la frutta era sempre presente sulle loro tavole. Come testimonia l’iconografia antica, sulle loro mense, campeggiavano cesti di fichi e vassoi con le più diverse varietà di raccolti frutticoli. Mele, uva, melagrane, pere, meloni, susine selvatiche e i piccoli frutti rossi del corniolo. Prodotti tipici del territorio, ma anche importati dall’Africa e dall’Oriente, come le ciliegie provenienti dal Ponto. Ricca di Sali minerali, vitamine e fibre, la frutta fresca venivano affiancata, nella dieta dell’antico popolo, anche da quella secca. Nocciole, mandorle e noci arricchivano, infatti, il loro regime alimentare, garantendo una preziosa fonte energetica.